Cos’è la tecnica del bersaglio

Organizzarsi con la tecnica del bersaglio

Se pensi a un bersaglio, cosa visualizzi?
So bene che ciascuno ha i propri riferimenti, ma posso scommettere che la maggior parte di noi avrà in testa l’immagine classica del mirino, composta da uno o più cerchi concentrici. Il bersaglio è proprio lì, in corrispondenza di quel cerchio centrale.

A prescindere dall’obiettivo che può variare di volta in volta, esiste una tecnica precisa per prendere la mira in modo efficace e, una volta imparato il metodo, lo si può applicare a qualsiasi situazione. Questo è quello che succede proprio con la tecnica del bersaglio, che può essere applicata alle vendite, all’organizzazione degli spazi e alla produttività.

Cos’è la tecnica del bersaglio

La tecnica del bersaglio utilizza, in un certo senso, l’elemento visivo del bersaglio e si tratta di un approccio strategico che punta a concentrare sforzi e risorse per raggiungere un risultato specifico.

Applicarla è piuttosto semplice:

– Prima di tutto si identifica il bersaglio, l’obiettivo da centrare, che per intenderci è rappresentato dal cerchio più centrale dell’immagine che abbiamo in mente.
Può trattarsi per esempio di riconoscere il nostro cliente tipo da raggiungere, di organizzare il nostro spazio di lavoro o di portare a termine un task complesso.

– Individuato il centro del nostro mirino, possiamo suddividere il bersaglio generale in sottoinsiemi specifici per ottenere un’immagine chiara di quali saranno le azioni da compiere per raggiungere lo scopo. Per esempio possiamo segmentare il target di riferimento in base alle preferenze d’acquisto, alla posizione geografica o altri criteri. Oppure possiamo creare dei micro e macro obiettivi intermedi da raggiungere prima di arrivare al centro del nostro puntatore. Questi sottoinsiemi possono corrispondere ai cerchi successivi, quelli che per intenderci abbracciano il bersaglio.

– Ora che abbiamo effettuato i passaggi principali, possiamo adattare le nostre strategie organizzative in modo da centrare l’obiettivo e metterle in atto.

A questo punto potremo monitorare l’efficacia di ciò che avremo compiuto, misurare i risultati durante il percorso, ottimizzare e aggiustare ciò che deve essere migliorato.

Come applicare tecnica del bersaglio all’organizzazione degli spazi di lavoro

Per comodità identificheremo i cerchi del bersaglio come segue:
– il n. 1 corrisponde al bersaglio, quindi al cerchio centrale
– il n. 2 è il cerchio che circonda il bersaglio
– il n. 3 è il più distante dal bersaglio
Il numero di cerchi concentrici può variare in base alla complessità dell’obiettivo da raggiungere, ma spesso – quando si parla di organizzazione – è sufficiente riconoscerne 3.

Ora immagina di appoggiare la metà di un grande bersaglio con i 3 cerchi sulla tua scrivania.
Nel cerchio n. 1 ci sarai tu, con il tuo computer o notebook e il mouse.
Vicino a te dovrai avere tutti gli oggetti e strumenti che utilizzi più spesso, quindi materiale di cancelleria vario, agenda, smartphone e ciò che ti serve continuamente.
Più distanti ci saranno altri elementi importanti per il tuo lavoro ma meno utilizzati, come per esempio la lampada da tavolo, il caricabatterie del cellulare, il temperino, e cose di questo tipo.

Se parliamo di un ufficio intero vale lo stesso criterio organizzativo: la disposizione degli oggetti deve essere funzionale alla tua produttività, in modo che tu sappia sempre dove si trova ciò che ti serve, nulla ti sia d’intralcio e che tu possa sempre raggiungere ogni cosa senza distrarti troppo.

In pratica organizzerai scrivania e ufficio in base a criteri di prossimità e frequenza: vicino a te terrai tutte le cose che utilizzi più spesso, mentre tutte le altre si allontaneranno in base alla frequenza con cui le utilizzi.

Una fantasiosa tecnica del bersaglio

Curiosando online troverai principalmente alcuni utilizzi della tecnica del bersaglio, come questo che ti ho raccontato io.
Eppure, sono personalmente convinta che questa tecnica si possa applicare anche all’organizzazione dei task di lavoro e alla produttività quotidiana.

Quello che sto per raccontarti potrebbe sembrare un azzardo e confesso di dover ancora testare la mia teoria – cosa che farò prestissimo – ma prova a seguire il mio ragionamento.
Mettiamo il caso di dover portare a termine un task particolarmente complesso, che ne so, per esempio dobbiamo organizzare un evento: la partecipazione della Scuola di Vela di Ostia a una fiera di settore.  


Disegniamo il nostro bersaglio e iniziamo a pensare a tutte le cose da fare:
– nel cerchio numero 1 possiamo inserire lo stand fatto e finito;
– nel cerchio n. 2 personalmente inserirei la consegna e il montaggio dello stand, tenendo conto degli allacci elettrici e di tutto ciò che gli servirà per funzionare;
– nel cerchio n. 3 potremmo inserire la conferma dello stand a chi lo deve materialmente produrre, così come la conferma di eventuale materiale stampato (brochure, depliant, biglietti da visita, ecc.), la scelta di hostess e stewart e altro ancora;

– in questo caso avremmo di certo un cerchio n. 4, dove elencherei tutti i task come contattare i fornitori, richiedere preventivi e bozze;

– e nel cerchio n. 5 probabilmente consiglierei di prevedere un inventario del materiale già esistente e utilizzabile per la fiera.
In questo modo avrai una to-do-list che ti permetterà di tenere traccia di tutti i passaggi da compiere prima di arrivare al tuo obiettivo e ti darà la tranquillità di non perdere pezzi per strada.

Con questo esempio ho voluto dimostrarti che quando scopri un nuovo metodo di organizzazione, nulla ti vieta di adattarlo alle tue reali necessità. Ipotizziamo che tu abbia la scrivania già ordinatissima: la tecnica del bersaglio, così come la matrice di Eisenhower e molte altre tecniche utili, possono piegarsi ai tuoi bisogni.

Non sai come fare? Contattami e scopriamolo insieme.

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